Oltreconfine 15-17 arriva alla restituzione teatrale – debutto a S. Maria la Longa

with No Comments

Oltre sei mesi di prove con attori non professionisti, serate di confronto con le comunità locali del FVG, un grande collage di storie, sentimenti e aneddoti sulla Grande Guerra vissuta a cavallo tra Italia e Austria. Ora il progetto OLTRECONFINE 15-17 diretto da Francesco Accomando con la direzione operativa dell’associazione vicentina Cikale Operose arriva alla fase conclusiva con una restituzione teatrale itinerante che dal 17 luglio a fine ottobre porterà nei paesi coinvolti dall’iniziativa lo spettacolo “A occhi chiusi e non era solo per l’orrore e lo spavento”.

Il debutto dello spettacolo A occhi chiusi e non era solo per l’orrore e lo spavento avverrà lunedì 17 luglio in doppia replica (ore 20.15 e 21.30) nella scuola primaria di Santa Maria La Longa (UD). La serata vedrà la partecipazione del coro Punto&aCapo dell’associazione ARSound Laboratorio Musicale.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria chiamando il 392.0602632 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 fino al giorno dello spettacolo (max 30 persone per recita).

Il calendario completo dei giorni e dei luoghi delle repliche nei vari comuni del FVG verrà comunicato a breve

 

OLTRECONFINE giunge alla seconda edizione e anche quest’anno il percorso attraverso la memoria del primo conflitto mondiale confluisce in uno spettacolo teatrale, che vedrà sulla scena attori non professionisti (Silvio Basile, Anna Bolognese, Bruno Chiaranti, Pia Comoretto, Paolo Da Dalt, Silvia D’Ambrosio, Rossana Di Tommaso, Rinaldo Fantino, Gabriella Ferigutti, Romeo Mischis, Sergio Pagavino, Simona Schepis, Renato Sclauzero, Bruno Tomasin, Fabio Vidoz) che si sono uniti a Francesco Accomando per dare vita ai ricordi, alle suggestioni, alle fotografie, alle testimonianze raccolte tra i cittadini durante le serate-forum dei mesi scorsi e che comprendono un periodo che va dal giugno 1915 fino ai fatti di Caporetto nell’ottobre del 1917.

Nei mesi di lavoro si sono incrociate le relazioni degli storici locali e le memorie di singoli cittadini che hanno dato vita una struttura che unisce narrazione e azioni sceniche. Le storie narrate seguiranno l’idea di uno sguardo dal basso, popolare, di gente semplice che viveva a ridosso del confine, rielaborato attraverso i linguaggi della contemporaneità, fatti di parole, musica, immagini evocate e gestualità scenica.

 

OLTRECONFINE è un progetto partecipato che ha riunito i cittadini e le associazioni di 17 comuni de FVG: Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa, Bicinicco, Campolongo Tapogliano, Castions di Strada, Chiopris Viscone, Gonars, Medea, Palmanova, Romans D’Isonzo, Ruda, San Vito al Torre, Santa Maria La Longa, Torviscosa, Trivignano Udinese, Villesse, Visco. Tutti territori che, nel 1915, si trovarono “presi in mezzo” dalla guerra, essendo a ridosso o sul confine tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia. “Lavoriamo su un’area vasta di confine, martoriata dalla guerra – rimarca Adriana Danielis vicesindaco di Palmanova, comune capofila – e questo progetto offre l’occasione per fare sintesi della storia ufficiale, ma anche delle piccole storie di persone e famiglie”.

“Ospitare la serata inaugurale ci permette di commemorare degnamente il doloroso episodio della fucilazione dei fanti della Brigata Catanzaro che avvenne proprio nella mattina del 16 luglio 1917 – evidenzia l’assessore alla cultura Donatella Urban – Questo tragico evento di guerra ci ricorda quanto sia importante difendere oggi, con marcata tenacia, la pace e la fratellanza tra gli uomini”.

“Oltreconfine – spiega il direttore artistico Francesco Accomando – è nato dall’esigenza di creare un immaginario storico, comune e condiviso, di alcuni avvenimenti significativi nella pluralità dei punti di vista e nel superamento di alcune distorsioni, mistificazioni e manomissioni intercorse negli anni successivi. Così possiamo raccogliere, valorizzare e rendere comune un patrimonio di storie emblematiche nel rispetto storico del doppio punto vista italiano e austriaco, contribuendo alla costruzione di una coscienza e di una cultura europea dei territori volte al superamento dei contrasti, dei conflitti e dell’idea stessa di confine”.